ESSERE O APPARIRE?

ESSERE O APPARIRE?

9 Giugno 2019 0 Di annaritasidari

“Non si può insieme essere e apparire: bisogna scegliere.
Georges Bernanos
Essere o apparire? Cos’è più importante?

Ad oggi la società nella quale viviamo ci spinge sempre più verso l’apparenza, apparire in qualche modo “migliore” di quello che si è, oppure addirittura molto diverso da se  stesso, per essere socialmente più “appetibile” o in qualche misura accettabile o “popolare”.

Con l’avvento dei social questo dislivello è diventato più evidente, ci si nasconde dietro ad una scatola nera o colorata, grande come un laptop o piccola come uno smartphone non importa, per giocare ad essere  ciò che si  vorrebbe, o per fingere di essere  ciò che credo gli altri vorrebbero, ammirerebbero! E da lì, continui falsi selfie, foto di posti meravigliosi nei quali con grande probabilità non si è mai stati, corpi e visi esageratamente ritoccati, sorrisi smaglianti che nascondo occhi lucidi e così via. Questo non avviene solo via social ma anche in relazioni sociali concrete. Moltissimi giovani infatti, spesso di livello socioculturale medio alto, si costruiscono inconsapevolmente su un falso sé che si adegui agli standard “richiesti” vivendo una vita imprigionati dentro ad una ” gabbia d’oro” non sentendosi a proprio agio nella maggior parte delle situazioni ( senza capire spesso il perché) ma non volendolo ammettere neanche a se stessi….ah quanto costa la perfezione dell’apparenza!
Ma l’Essere, l’Essere è molto di più….. Essere ciò che sono autentico e consapevole al di là delle richieste della società, perfetto nelle mie imperfezioni, adeguato nelle mie inadeguatezze, creativo o intellettuale, di tendenza o meno…non importa. Essere se stessi è liberatorio, aumenta l’autostima e favorisce la costruzione ed il mantenimento di relazioni funzionali.

Per fare questo bisogna prima raggiungere l’ armonia con se stessi, che significa innanzitutto aver raggiunto una buona competenza emotiva, ossia ciò che sento, ciò che dico e  ciò che penso sono in asse tra di loro,  aver raggiunto una buona autoconsapevolezza e conoscenza  di sé stessi ( chi sono, cosa voglio, dove sto andando..ecc), aver riconosciuto e lavorato sui nodi personali problematici. 

Vi lascio a qualche domanda che potrebbe aiutarvi a conoscervi meglio:

Ti senti a disagio in alcune situazioni sociali? Bene, prova a fermarti  e a chiederti cosa ti fa sentire così in quella situazione.

Ti descriveresti una persona dal look impeccabile, sempre di tendenza e alla ricerca continua del “must have” del momento? Chiediti se è qualcosa che nasce spontaneo in te,  se la vivi come una forma di dovere per essere “riconosciuto”,  come un bisogno per stare bene o come una mera costrizione sociale. 

Chiediti se  il giudizio positivo o negativo degli altri è davvero cosi importante per te la tua vita e le tue aspirazioni.

Quello  che fai (studio, lavoro, relazioni) rispecchia le tue scelte?  Quello che pensi di te stesso viene meno di fronte all’opinione che gli altri hanno di te?